Inizierà questa sera la tanto attesa gara di musica europea: l’Eurovision Music Contest. Sarà possibile seguire la prima semifinale in diretta su Rai2, alle 21. A rappresentare l’Italia quest’anno ci penserà Marco Mengoni, vincitore della 73° edizione del Competition di Sanremo, con il brano Due Vite. Il cantante ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui parla dell’Eurovision e della sua carriera.
Marco Mengoni Eurovision intervista: dispiaciuto di non andare a Kiev
Come di consueto, l’Eurovision si sarebbe dovuto tenere nella patria del brano vincitore della scorsa edizione. Purtroppo così non è stato. Infatti, l’anno scorso, il contest è stato vinto da una band ucraina, ma Kiev non ha potuto ospitare l’evento a causa dell’invasione russa. Nella sua intervista per il Corriere della Sera, Marco Mengoni ha parlato anche di questo, rivelandosi dispiaciuto. “Mi sarebbe piaciuto che fossimo a Kiev, avrebbe significato che la guerra period finita” ha affermato. Marco ha anche aggiunto che la band ucraina l’aveva tanto ispirato nella scrittura delle sue canzoni: “Sono uno dei gruppi che più mi ha ispirato. E infatti a Sanremo quest’anno ho portato Let It Be nella serata delle cowl. Credo siano un gruppo che ha influenzato anche chi non li ha ascoltati”.
Marco Mengoni intervista Corriere della Sera: “Due Vite”
Marco ha inoltre parlato del suo brano, Due Vite, con il quale si è aggiudicato il primo posto al Competition di Sanremo. “La canzone parla della relazione fra conscio e inconscio, fra sogno e realtà. Ho deciso di mettere in scena questo continuo rimbalzare e alternarsi”. Dopo il Competition però non period certo che Marco portasse proprio questa canzone all’Eurovision. Infatti, stava concludendo altre nuove canzoni per l’album Prisma. Alla high-quality però ha optato per Due Vite. “Un viaggio che racconta il lavoro che ho fatto su me stesso in questi due anni”.
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