Non si placano le polemiche sul match di boxe disputato ieri ai Giochi Olimpici di Parigi tra l’algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini. L’azzurra, come è noto, si è ritirata dopo pochi secondi dall’inizio dell’incontro, consegnando la vittoria all’avversaria.
La questione ormai internazionale verte intorno all’identità di genere dell’atleta nordafricana e alla legittimità o meno della sua partecipazione alle Olimpiadi. Per quanto le informazioni in merito siano discordi e tutt’altro che indubbie, la Khelif sarebbe nata donna ma con un livello di testosterone più alto della norma e non sarebbe pertanto un trans, bensì una persona intersex.
In attesa di ulteriori chiarimenti da parte degli addetti ai lavori, la stampa algerina ha pensato bene di attaccare Angela Carini, apostrofata con termini per niente simpatici.
“Serpente di Roma” e “Maestra di sceneggiate assurde”: la stampa algerina contro Angela Carini. Il precedente
Alla stampa algerina non è andato giù il ritiro di Angela Carini, che di fatto ha dato la vittoria alla rivale Imane Khelif. “Il serpente di Roma. Faccia e parole ingiuste” e “I serpenti, anche se morbidi al tatto, quando hanno le zanne sono feroci” sono le espressioni poco gentili con le quali la testata Echorouk, nella sua versione online, ha apostrofato l’atleta campana. Il tutto a corredo di un’immagine che ritraeva la stessa pugile inginocchiata e in lacrime sul ring.
A supporto della tesi, il giornale ha ricordato quello che sarebbe il precedente a dimostrazione di un comportamento reiterato da parte dell’ italiana, risalente ai Mondiali femminili di boxe del 2022. In occasione del match contro la turca Businaz Surmeneli, agli ottavi di finale, Carini si ritirò dopo essersi ferita ad un piede in seguito a una caduta dovuta ad un tappetino scivoloso. Tuttavia, sempre secondo Echorouk, l’atleta si fece male volutamente onde evitare, da esperta “maestra di sceneggiate assurde”, il sicuro KO contro un’avversaria più forte.
Carini pugile esperta e combattiva
A prescindere da come la si pensi a riguardo, è doveroso ricordare che Angela Carini non è una “pivella” ma una pugile venticinquenne con oltre cento incontri sulle spalle, la maggior parte dei quali vinti con merito.
Subito dopo il ritiro dall’incontro olimpico con Khelif, ha spiegato pubblicamente le ragioni del suo gesto con parole equilibrate e di buonsenso. Vista la risonanza del caso a livello mondiale, non è escluso che la stessa possa intervenire ancora una volta in risposta alle pesanti accuse mosse dai giornali. Staremo a vedere.
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