La complessità della situazione in Ucraina non permette di fare battute di spirito a riguardo, e nel mondo social i “boia” da tastiera sono pronti a giustiziare chiunque. È quello che è successo a Bonolis e Laurenti, alla gogna per una gag fuori contesto advert Avanti un altro. Ma nell’accusa non si può non tenere conto delle logiche dell’industria televisiva, che ha reso inevitabile la trasmissione (con pessimo tempismo) del siparietto sotto inchiesta.
A finire nell’occhio del ciclone è stato l’ormai ricorrente sipario del “Tovarish Bonolis“. In questa categoria, ormai consolidata nello present, il conduttore pone le domande ai concorrenti indossando, insieme al companion Luca Laurenti, un vistoso colbacco. A questa veste si aggiunge l’esibizione del pugno chiuso e l’adozione caricaturale dell’accento dell’est. Ben si comprende come questa scena, normale in altri contesti, sia risultata particolarmente sconveniente in giorni di massima gravità come questi.
Assistere alla gag ha spinto molti spettatori a formulare una condanna senza appello sui social community. A salvare Paolo Bonolis e Luca Laurenti interviene tuttavia un dettaglio di natura logistica: le puntate di Avanti un altro sono registrate, quindi in questi giorni advert essere trasmesse sono puntate riprese nel dicembre 2020, in tempi non sospetti. Oltre a questo si aggiunge il fatto che sarebbe stato impossibile, nell’economia del programma stesso, il taglio richiesto dai più critici.
Bonolis polemica Avanti un altro: parodia o innocuo riferimento?
Al fatto che la puntata in questione period pre-registrata si aggiunge anche che, oltre al caricaturale accento dell’est, la gag in sé non serbava nessuna offesa nei confronti dei russi. Si trattava soltanto di un innocuo riferimento alla musica russa in chiave parodica, senza alcuna componente sconveniente. Per questi motivi, è piuttosto la polemica stessa intorno al programma a sembrare fuori contesto. Le bufere social non aiutano certo una situazione di per sé critica, ed è ragionevole placare, ove possibile, inutili questioni da leoni da tastiera, mentre i leoni, quelli veri per coraggio, combattono con armi vere.