Clamoroso a Rai Uno, che potrebbe chiudere definitivamente due programmi storici e di successo: ecco quali sono

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Ultimamente, in fatto di ascolti, in Rai non va troppo bene. Dopo i risultati deludenti, con tanto di strascichi polemici, di Noos – L’avventura della conoscenza, il programma divulgativo ideato e condotto da Alberto Angela, adesso ci si mettono pure due trasmissioni storiche a zoppicare e a rischiare addirittura la chiusura: ecco quali sono.

Rai Uno, Reazione a catena con Pino Insegno non decolla: chiusura anticipata e sostituzione?

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Pino Insegno è l’attuale conduttore di Reazione a catena su Rai Uno

Anche se parlare di chiusura anticipata e sostituzione, almeno per il momento, appare decisamente prematuro, è un dato di fatto che Reazione a catena non riesca a decollare. Il quiz estivo di Rai Uno non aveva rivali nel preserale, ma nel 2024 stenta persino contro le repliche, trasmesse per la quarta volta!, di The Wall, con Gerry Scotti su Canale 5.

Che il pubblico si sia stancato del format? Oppure preferiva la conduzione di Marco Liorni, adesso al timone de L’Eredità, rispetto a quella attuale di Pino Insegno? Qualunque sia la risposta, è ovvio che in Rai ci sia un po’ di preoccupazione e che si stia pensando a come risolvere lo stallo che è venuto a crearsi.

Techetechetè in calo di ascolti: formula da svecchiare?

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Techetechetè

Andato in vacanza il gettonatissimo Affari Tuoi, Rai Uno ha deciso ancora una volta di occupare la fascia dell’access prime time con Techetechetè, come di consuetudine ormai da diversi anni. Come è noto, si tratta di un collage di immagini d’archivio della Rai stessa, una sorta di operazione amarcord che, fino all’anno scorso, i telespettatori hanno sempre premiato, ma stavolta non è così.

Ogni sera Techetechè perde lo scontro diretto con Paperissima Sprint, cult di Canale 5 che mostra esilaranti filmati con “papere” provenienti da ogni parte del mondo. La trasmissione di Antonio Ricci supera agevolmente il 12% di share, mentre la rivale resta sotto il 10%, davvero poco, troppo poco.

Difficile cercare di comprendere da cosa possa derivare questo inaspettato voltafaccia da parte degli italiani, che però potrebbe essere addebitato, con molta probabilità, all’impostazione alquanto stantia del programma. Insomma, forse è giunto il momento di svecchiare il palinsesto, tanto più che le persone sono sempre alla continua ricerca di novità.

Anche se l’estate è tempo di vacanze per tutti e non si può pretendere la varietà che caratterizza la stagione autunnale/invernale, ciò non significa che si debbano proporre sempre e solo repliche! La monotonia è nemica dello spettacolo e il piccolo schermo non può reggersi esclusivamente su di esse per l’intera durata della bella stagione. Riusciranno finalmente  a capirlo?

 

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