Daniele Bossari, conduttore televisivo e radiofonico, ha dovuto affrontare circa un anno fa un tumore alla lingua non operabile: “È stato un fulmine a ciel sereno, fino al 10 marzo, quando mi sono svegliato con un gonfiore alla gola, stavo benissimo, non avevo nessun disturbo, nessun segnale. Sono andato immediatamente dal mio medico che mi ha prescritto una cura antibiotica, ma il gonfiore non passava”, ha raccontato lui. Al suo fianco durante la malattia c’è sempre stata la moglie, Filippa Lagerback, che non lo ha lasciato mai solo. La Fondazione Umberto Veronesi l’ha scelta come testimonial e quello della ricerca sul cancro è un tema a lei molto caro, per questo sarà madrina durante una cena benefica per la fondazione stessa.
Filippa Lagerback Daniele Bossari: la paura della malattia
Filippa Lagerback in un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato come sta oggi il marito e come hanno affrontato insieme la malattia: “Daniele sta bene. È in fase di observe up ma, si sa, prima che un paziente oncologico senta pronunciare la frase ‘guarito definitivamente’ passano anni“. Filippa ha confessato di essere una persona ottimista di natura e di essere rimasta sempre positiva anche nei giorni più difficili: “Non ho mai pensato alla possibilità di un domani senza Daniele. Sinceramente sono un’ottimista cronica e anche durante la fase più acuta della malattia, non ho mai pensato al peggio. Ho fatto ciò che period giusto. Mi sono, anzi ci siamo, affidati alla scienza e abbiamo fatto quello che suggerivano i medici. Poi: certo, il cancro fa paura e anche io ho avuto momenti di grande dolore, ma li ho superati”.
Daniele Bossari malattia: ecco come sono andate le cose
“L’abbiamo affrontata tenendoci per mano. Quando la tempesta incalza, si lotta meglio in due. Perché l’amore dà forza e la forza, insieme all’ottimismo, sono parte della cura. E in questo me la cavo abbastanza bene”, ha aggiunto Lagerback. Infine, ha raccontato di aver cercato, insieme a Bossari, di vivere ogni giorno pienamente, facendo dei progetti per il futuro, mentre i medici li invitavano esclusivamente a pensare a se stessi e alla loro felicità perché al resto se ne occupavano loro. Un approccio che ha sicuramente molto apprezzato e che ha accresciuto la sua fiducia nei medici.
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