Jasveen Sangha o “la Regina della Ketamina”: c’è lei dietro la morte di Matthew Perry

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Dietro la tragica e prematura morte di Matthew Perry, secondo gli inquirenti ci sarebbe anche Jasveen Sangha, soprannominata “la regina della Ketamina”. Una spacciatrice insomma, che il Procuratore della California Martin Estrada ha detto “trattava solo con personaggi di spicco e celebrità” i suoi loschi affari.

Adesso la donna è tra le cinque persone arrestate per il decesso dell’amato Chandler di Friends e dovrà rispondere di ben nove capi d’accusa tutt’altro che leggeri. Ecco cosa si sa, al momento, sulla questione.

Jasveen Sangha responsabile, in concorso con altri, della morte di Matthew Perry

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Jasveen Sangha

E’ Jasveen Sangha la spacciatrice di droga arrestata in relazione alla scomparsa di Matthew Perry, avvenuta il 28 Ottobre 2023. Che non fu affatto un incidente, come apparve inizialmente, ma la ineluttabile conseguenza del comportamento doloso della donna e dei suoi complici, compresi l’assistente personale e il medico della star hollywoodiana.

Sangha, pur consapevole della pericolosità della ketamina, ne avrebbe vendute a Perry ben 50 fiale al prezzo di 11000 dollari, causandone la tragica fine. Le indagini restituiscono il ritratto di una persona spietata, pronta a sfruttare le debolezze altrui per arricchirsi e vivere nel lusso. Nel caso dell’interprete di Friends, lo ha fatto in combutta con chi avrebbe invece dovuto prendersi cura di lui e per questo ciascuno di loro rischia pene molto severe, da un minimo di 10 anni di carcere all’ergastolo.

La perquisizione dell’abitazione: un “emporio di spaccio di droga”

Dopo la perquisizione, Martin Estrada ha definito l’abitazione di Sangha a North Hollywood come un “emporio di spaccio di droga”. Oltre ad una enorme quantità di ketamina, sono state trovate cocaina, xanax, metanfetamina e persino una pistola. Secondo la ricostruzione di Estrada, l’imputata è “una delle principali fonti di approvvigionamento di ketamina per altri, oltre che per Perry”.

Alla signora in questione a nulla sono valsi i tentativi di insabbiare le prove del traffico illecito dopo la morte dell’attore, chiedendo ai complici di “cancellare tutti i nostri messaggi” usando un linguaggio in codice il cui significato reale non è però sfuggito a chi di dovere.

Il grave precedente

Ad aggravare ulteriormente la posizione già pesante in cui si trova Jasveen Sangha, si è aggiunta la scoperta di un altro caso di scomparsa per overdose da ketamina avvenuto nel 2019.

La vittima, di cui si è saputo grazie al controllo di uno scambio di sms sui cellulari, si chiamava Cody McLaury e la donna dovrà rispondere anche di questo. Staremo a vedere come evolverà la situazione e come la giustizia farà il suo corso.

 

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