Ieri Paola Barale è tornata in television con una bella intervista a Verissimo. La showgirl ha ripercorso la sua carriera e la sua vita sentimentale, soffermandosi sul matrimonio con Gianni Sperti e i 13 anni di fidanzamento con Raz Degan.
“Sono stata sposata ed eravamo innamorati. Gianni appartiene advert un periodo della mia vita di passaggio. Devo confessare che mi sposerei tutti i giorni, sono un’inguaribile romantica. Raz invece è stato un viaggio meraviglioso che io non pensavo nemmeno di intraprendere. Lui è davvero una persona tanto diversa da me, però insieme abbiamo camminato tanto. Mi ha insegnato a spostare dei limiti. Lui è uno che va troppo veloce, io invece ogni tanto ho bisogno di fermarmi e spero che il mio compagno qualche volta si fermi a guardarmi.
L’amore mi ha travolto, perché io sono una che vive di passioni. Vado sempre dove mi porta il cuore e prendo delle grandi cantonate. A furia di prendere colpi però adesso capto quasi subito la sola e capisco chi ho davanti. Grazie alle mancanze dei miei ex, che ho subito, perché subito mancanze importanti, soprattutto la mancanza di verità. Ho avuto compagni che non avevano il coraggio di mostrarsi per quelli che erano davvero e così ho imparato a stare da sola e advert amarmi”.
Paola Barale sui rapporti con i suoi ex compagni, Gianni Sperti e Raz Degan.
“Se sono rimasta amica dei miei ex storici? No di nessuno dei due. Più cadi dall’alto più male di fai. In entrambi i casi sono caduta da molto alto. Ho sempre creduto a loro e a voi sembrano molto diversi come personaggi, ma con me si sono comportati allo stesso modo. Tutti e due non hanno avuto il coraggio di dimostrarsi per quello che realmente sono. Gianni e Raz non hanno avuto il coraggio di essere loro stessi, per motivi diversi però. Sono fatti della stessa essenza, quella che a me non piace. IO da un uomo voglio lealtà, verità e comprensione e non l’ho avuta da loro. Il motivo della rottura? Sono state due persone poco leali con me.
Faccio un esempio. Come se io amassi la Gioconda e tutti i giorni andassi al Louvre advert ammirarla. Poi un giorno mi chiama il direttore del museo e mi cube che hanno scoperto che la loro Gioconda è un faux. Ti senti presa in giro e ti ritrovi davanti una cosa che non è quella che credevi. – ha concluso Paola Barale – La gente non ha il coraggio di dire la verità, bisognerebbe vivere liberi ed essere sé stessi”.