Dargen D’Amico già prima del pageant aveva promesso di far ballare tutto l’Ariston e oggi possiamo dire che ci è riuscito. I più scettici avevano un po’ storto il naso alla sua prima esibizione martedì sera, considerandola abbastanza sottotono, ma ieri sera è sembrato molto più sciolto ed è riuscito nel suo intento dichiarato: far ballare tutto l’Ariston.
Il cantante infatti dopo una strofa cantata in maniera più tradizionale, sul palco, è sceso in platea, cantando in mezzo al pubblico, che si è lasciato travolgere dal ritmo della canzone. Insomma, la canzone di Dargen piace e forse anche più del previsto, perché dopo due anni duri come gli scorsi, anche il pubblico giustamente ha voglia di leggerezza e di canzoni che non si prendano troppo sul serio.
In termini di classifica, ieri sera ha raggiunto il decimo posto, un buon risultato, ma dove ha brillato particolarmente è al Fantasanremo. Dopo una prima esibizione senza tanti bonus e con il malus degli occhiali da sole, ieri ha fatto davvero il pieno di punti: dai fiori ricevuti, al bonus “fiamme” per aver portato un accendino sul palco e molti altri ancora.
Dargen D’Amico Sanremo: cosa cube il regolamento?
Un bonus a cui ci siamo abituati nelle ultime sere è quello per cui bisogna pronunciare “un saluto a zia Mara“, un tributo alla conduttrice Mara Venier. Neanche Dargen si è sottratto a questo bonus, ma ha fatto di più: ha modificato il testo della sua canzone per dire la frase oggetto di bonus anziché “ciao zio pino”. Peccato che secondo il regolamento del Fantasanremo non sia permesso dirlo durante la canzone stessa. Per quanto riguarda il regolamento del Competition, invece, Dargen dovrebbe dormire sonni tranquilli: sono concessi cambiamenti marginali al testo della canzone, a patto che non ne stravolgano il senso.